Come è cambiata la bellezza femminile nel corso del tempo. Come sono diversi i canoni che definiscono una bella donna. Basta guardare le foto dei profili vip di attrici, cantanti ed influencer e metterle a confronto con le dive degli anni 50 e 60. Un tempo essere considerate belle significa avere i fianchi larghi, le forme abbondanti. Oggi i modelli sono diversi e la “ciccia” non è più gradita. Per le passerelle bisogna essere magre, efebiche.
Tutto ciò significa che non esiste soltanto un solo concetto di bellezza femminile, ma è la società, la moda, i tempi a dettare cosa è giusto e bello e cosa no. Per questo motivo, per rincorrere un ideale di bellezza imposto da altri, dal contesto spesso non si accettiamo, diventando altro rispetto a quello che è il nostro “io” piú profondo.
Anche se riguarda anche gli uomini, questo problema è sentito di piú dalle donne che devono costantemente confrontarsi con le immagini delle riviste patinate, dai media che obbligano come bisogna apparire per essere belle. Basta però andare indietro nel tempo per capire che ognuna può essere bella a suo modo. Che dipende solo dal contesto. Che in altre società, in altre nazioni, le forme sono considerate segni distintivi di bellezza.
La bellezza negli anni 2000
Era rappresentata da quella acqua e sapone di Britney Spears, abbronzata, con gli addominali scolpiti, ma anche dal corpo minuti ma grazioso di Kylie Minogue, la cantante australiana che in quegli anni spopolava nel mondo.
Gli anni 90
Kate Moss era la fotomodella piú famosa dell’ epoca, sguardo magnetico e corpo androgino. La rappresentazione di una bellezza universale. All’ opposto i canoni estetiche delle bagnine di Baywatch ci presentavano delle donne perfette, giunoniche, dalle forme scolpite sotto il sole della California.
Gli anni 80
Alla fine degli anni 80 sono arrivate le supermodelle come Carla Bruni, Linda Evangelista. Si fa strada l’idea della perfezione. Inizia a diffondersi la chirurgia estetica, si vuole sempre di piú avere un viso giovane e perfetto.
Gli anni 70
I canoni d un corpo di una donna erano legati alle spalle larghe con i fianchi stretti. Simbolo dell’ epoca Farrah Fawcett, apprezzata attrice americana, simbolo di quell’ epoca.
Gli anni 60
gli anni del boom, della “swinging London” del divertimento e della spensieratezza. La minigonna la fa da padrona, da lì a poco le donne affermeranno la loro voglia di emanciparsi anche sessualmente. L’idea di bellezza di questo periodo potrebbe far storcere il naso a molti, ad esempio la figura della modella inglese Twiggy ne è il massimo esempio: corpo magro, gambe lunghe, vestiti slim.
Gli anni 50
Sono gli anni dell “forme” intese come quelle delle supermaggiorate. Un seno prosperoso è il massimo della bellezza, incarnato in Italia da Sofia Loren, Silvana Mangano e Gina Lollobrigida. In America sono i tempi di Marilyn Monroe ed Elisabeth Taylor.
Gli anni 40
la donna è forte, un po’ anche mascolina, ha preso il posto dell’ uomo impegnato nella Guerra che ha devastato il mondo. Il simbolo di quest’ideale è l’attrice Katherine Hepburn.
Gli anni 30
Negli anni ’30 le curve sono di nuova di moda, e ne ha da mostrare la donna più famosa in quel periodo, l’attrice statunitense Jean Harlow.
Gli anni 20
I capelli vengono tenuti corti, a caschetto e gli abiti con l’orlo piú corto rispetto al passato: sono le “flapper”, donne che cominciano pian piano ad emanciparsi e farsi strada nella società-
Gli anni 10
andiamo indietro nel tempo di 100 anni: le donne in questo periodo erano ispirate dai disegni dell’illustratore Charles Dana Gibson. Donne con seni prosperosi ma con una vita molto stretta, come ci ricorda la celebre modella belga Camille Clifford.