Con la stagione calda la salute delle gambe può presentare qualche problema. Oggetto di indubbia valenza attrattiva possono diventare origine di disagi che tendono a peggiorare la qualità della vita nelle donne e, talvolta, anche negli uomini. Gonfiore, pesantezza, dolore fino anche alla comparsa di crampi notturni: questi i sintomi che possono affliggere le gambe, associandosi alla possibile comparsa di “capillari” sparsi un po’ ovunque. A questo problema si può affiancare la sofferenza al tatto e la facilità alla comparsa di ecchimosi.
Molto spesso gli esami specifici (doppler) non evidenziano sofferenza particolare delle vene, ma le gambe si “gonfiano” ugualmente. In realtà l’origine del disturbo sta nel cosiddetto “microcircolo” dove piccolissime diramazioni dei vasi arteriosi e venosi provvedono al trasporto di ossigeno, del nutrimento e alla rimozione dei rifiuti cellulari. Un ruolo accessorio svolge il sistema linfatico che, con i suoi piccoli canali, raccoglie il 15 – 20% dei prodotti di rifiuto e dei liquidi emessi dalle cellule contribuendo al “trasporto verso l’alto”.
Questo delicato sistema può subire dei “cedimenti” a vari livelli. Con maggior frequenza i problemi riguardano gli scambi a livello del microcircolo con ristagno di liquidi e prodotti di rifiuto del metabolismo cellulare che “intossicano” i tessuti. La “cedevolezza” del sistema circolatorio può essere alimentata da fattori genetici ereditati (spesso nella storia familiare si riconoscono casi con disturbi simili e, addirittura, con vene varicose) o da situazioni acquisite. Gli ormoni femminili non facilitano la situazione promuovendo i ristagni e la sofferenza dei microvasi, le gravidanze, il sovrappeso, l’obesità sono ulteriori fattori aggravanti. La sedentarietà e, in particolare, il mantenimento di posture fisse troppo a lungo peggiorano la situazione insieme a calzature non idonee come i tacchi “vertiginosi”.
Cosa può fare chi soffre di questi disturbi? Si può rivolgere al Medico Estetico che, già nel corso della prima visita, può identificare la causa e, quindi, suggerire la terapia più adeguata. Infatti durante un check-up medico estetico viene sempre studiato l’appoggio plantare per vedere se sussiste un’idonea spremitura della pianta del piede; viene effettuato un esame della postura per descrivere le alterazioni del piede e degli arti inferiori eventualmente coinvolte nel disturbo; viene effettuato lo studio mediante doppler del buon funzionamento delle valvole venose (eventuale consulenza con il chirurgo vascolare); viene esaminato il tessuto sottocutaneo con una ecografia per valutare la condizione e lo stadio dell’edema (ristagno di fluidi) e il funzionamento del microcircolo.
Dopo tali esami, in base ai risultati, possono venire identificate le misure terapeutiche più idonee per mantenere le gambe belle e sane. Tra i rimedi primeggiano il drenaggio linfatico manuale degli arti inferiori secondo la tecnica di Vodder, la mesoterapia con farmaci che possano rinforzare il microcircolo, la carbossiterapia, la terapia termale con esercizi nel cosiddetto “percorso vascolare”, una dieta adeguata e un adeguato esercizio fisico che favorisca il ritorno venoso dagli arti inferiori.