Inserito il 16-07-2011 alle ore 11:59:04 - Autore:
Giornali, televisione, cinema, moda e pubblicità ci bombardano costantemente e quotidianamente con immagini di donne e uomini dal corpo perfetto, assolutamente e perennemente bellissimi. L'illusione di poter essere come loro invade la nostra mente e affiora il desiderio di un piccolo ritocco.
La chirurgia estetica è il filone più rappresentativo della medicina dei desideri. Trasgredendo la tradizione ippocratica, non insegue la guarigione della malattia, ma rincorre la bellezza e la trasformazione dei corpi.
Nei periodo rinascimentale, nasi mutilati e visi segnati da tenzoni cavalleresche e ferite di guerra erano ricostruiti da lembi di cute prelevati dalle braccia. Per secoli poi, la medicina ufficiale aveva osteggiato la chirurgia estetica ritenendola opera di ciarlatani. Essa ritrova una positiva considerazione dopo la Prima Guerra Mondiale, con l'esigenza di rimediare ai danni lasciati dalle malattie e dalle ferite del conflitto, con l'opportunità di correggere i segni di differenze razziali, con la brama di rispondere a ideali culturali di bellezza.
La pratica chirurgica ricostruttiva accumula esperienza e prodezza tecnica, intervenendo su lesioni alla testa, alle mascelle frantumate, ai nasi rotti e alle labbra spappolate dalle armi della Grande Guerra. Ricostruire significa lottare con la sofferenza e aiutare a recuperare la forma fisica.
Col tempo, però, l'idea che è alla base della chirurgia estetica cambia e si trasforma. La mano del chirurgo non opera solo per riparare, ma risponde ad una preoccupazione estetica, da quando il miglioramento di sé stessi è considerato un diritto irrinunciabile.
Il progresso delle tecniche chirurgiche e le scoperte di nuovi materiali (come il silicone) portano ad una svolta radicale. Ogni parte del corpo diventa suscettibile di intervento, dagli occhi al naso, dal mento alla mandibola, e poi anche braccia, cosce, glutei e pancia.
Negli anni più recenti, i pazienti dei chirurghi manifestano il desiderio di cambiare la loro vita per diventare più giovani, più forti, più magri, quasi perfetti.
La forsennata corsa a plasmare e modificare corpi sta suscitando perplessità e disagio.
Qualcuno parla di "darwinismo cosmetico" e traccia l'inquietante scenario di un mondo affollato di uomini e donne con lineamenti e corpi forgiati secondo i diktat dell'industria della moda e della bellezza.
Alcuni considerano il ricorso alla chirurgia estetica un modo per aumentare le opportunità di carriera, altri per essere felici.
Il mondo è troppo complesso per cercare di cambiarlo: è più facile cambiare sé stessi.
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Chirurgia Estetica
I trattamenti vengono eseguiti dal Dott. Ignazio Sapuppo, Master universitario di II livello in Medicina e Chirurgia Estetica ad indirizzo medico, Università degli Studi di Roma "La Sapienza" ed Università degli Studi di San Marino, ed iscritto all'Ordine dei Medici di Bolzano al nr. 02990 e con P.I. nr. 02443800210
Chirurgia Plastica
Professore a contratto presso la scuola di specializzazione chirurgia plastica, ricostruttiva e estetica Università Cattolica del Sacro Cuore Roma. Il dr. Borghini Gabriele si occupa di chirurgia plastica, ricostruttiva e di chirurgia estetica, quindi, d'interventi di chirurgia estetica del seno, viso e corpo
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